Le spunte azzurre

Nico Morabito
4 min readOct 31, 2023

L’altro giorno un mio amico mi ha chiesto Ma perché hai tolto le spunte azzurre da whatsapp? E io gli ho detto Perché whatsapp, assieme ai fascisti, ai prefascisti, ai postfascisti, ai “Io non sono fascista, ma”, ai “Io fascista? Ancora con queste etichette?”, insomma ‘sta gente che ormai governa le galassie interstellari e non gli basta mai mai mai e vogliono sempre di più di più di più, e più li butti nei tombini della storia e più tornano su su su, fasci più fasci sempre più fasci, ecco whatsapp è la più grande rottura di palle di tutti i tempi, forse sul podio ci metto anche Accetta i cookie Rifiuta i cookie Seleziona i cookie, ci debbo pensare, comunque le prime due posizioni della classifica mi sa che sono prese tipo per sempre.

La verità è che le spunte azzurre mi mettono un’ansia che non puoi capire, gli ho detto, e siccome ogni giorno mi sveglio e mi chiedo E oggi? Quale altra devastazione che non mi meritavo devo subire?, tipo non so, “si parla dei Negramaro a Sanremo”, o un pezzo della mia adolescenza che annega nella jacuzzi, o la voce ansiogena di Pablo Trincia che mi fa venire voglia di fuggire fortissimo, lontano da tutto e tutti perché, come diceva Gerardina, mi fottevo di paura, solo che poi pure là, in pizzo al mondo vuoi che non ci sia un fascista post fascista prefascista che chiagne e fotte, vieni qua Nico dove scappi dove corri, noi non siamo fascisti, noi non vogliamo partecipare alla tua vita, vogliamo solo avere il potere fartela fallire.

E allora, gli ho detto, per prima cosa ho tolto il fatto di far vedere se sono online o no (a chi deve interessare questa cosa? A nessuno, questa è la verità, come il semaforo verde qua su Fb, ma che vuoi, chi ti conosce, chi ti sa), e poi ho tolto le spunte azzurre. Non sai che liberazione. Il mio amico mi ha detto Ma io la cosa dell’ansia delle spunte azzurre l’avevo risolta che visualizzo e non rispondo lol, e io gli ho detto Anche io facevo così, ma poi l’ansia tornava moltiplicata per tremilioni tipo i fasci più fasci sempre più fasci e fasci all’infinito, perché poi se visualizzi e non rispondi l’altra persona ti scrive: “Ehi”, e se pure tu nel frattempo ti fai una seduta di meditazione di YOGA NIDRA per non cedere all’istinto animale di mandare questa persona affanculo, l’altra persona non molla l’osso e rilancia con l’emoticon della faccina con gli occhi lucidi

E ALLORA SÌ CHE SBROCCO SUL SERIO

E così ho pensato, ho detto al mio amico, siccome una minoranza della minoranza delle persone che conosco ha tolto le spunte azzurre e mi sono messo a contarle e mi sono accorto che sono persone eccezionali che amo e vorrei uscirci ogni sera a cena e parlare dei libri di Lidia Yuknavitch, della voce di Sharon Von Etten, del nuovo sito della Treccani, del catalogo di Mubi Sì o No, il tutto mentre ascoltiamo l’ultimo disco dei Kills bevendo un tavernello bianco del Lidl perché il nostro potere d’acquisto non è più quello di una volta signora mia, e siccome, soprattutto, non posso sdradicare a colpi di accetta l’applicazione dallo smartphone perché vivendo in un altro paese e le persone che amo sono sparse in giro per il mondo perché noi a un certo punto degli anni zero e degli anni dieci abbiamo detto Ma sai che c’è? Noi ce ne andiamo affanculo, ciao ciao e tante care cose un abbraccio forte, insomma whatsapp me lo devo tenere per le telefonate, ho tolto le spunte azzurre e sai cos’è successo?

È successo che il mondo delle spunte grigie è meraviglioso, anche le persone che prima rispondevano dopo tre millesimi di secondo, adesso che io ho messo le spunte grigie e rispondo QUANDO CAZZO ME PARE, anche loro rispondono quando CAZZO JE PARE, non è magnifico?, gli ho detto, e lui ha detto Sai che non ci avevo pensato, e io gli ho detto Pensa che l’altro giorno ho mandato un messaggio a una mia amica e lei mi ha risposto dopo QUATTRO GIORNI, e io ho pianto di gioia come quando in una farmacia parigina in fila con me c’era Lou Doillon, la sorella di Charlotte Gainsbourg, e mi ha detto Bonjour perché io, ehm, ecco, la stavo fissando, e insomma l’ansia mi è un po’ calata, ma la cosa bella è che è calata anche alle persone che mi scrivono, ho come l’impressione che, non so, forse dovremmo starci meno addosso, meno appiccicati, aria aria aria, mi sento come chi ha scoperto l’acqua calda, è una sensazione bellissima, e poi, gli ho detto, oltre ad aver ridotto l’ansia, sto risparmiando anche un sacco di tempo libero per farmela pigliare a male per la rottura di cojoni infinita dei fascisti che quelli purtroppo ancora non posso andare nelle impostazioni e toglierli con quel che mi resta del pollice opponibile, ma insomma dai, non mi lamento, tutto sommato questo autunno non sta andando malaccio, e il mio amico mi ha detto Quindi mi consigli di togliere le spunte azzurre?, e io gli ho detto Fai un po’ te.

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Nico Morabito

Parigi e Palermo. Autore e sceneggiatore. Le Favolose (Venezia 22), La dernière séance (Queer Lion, Venezia 21), Fuori Tutto (best doc italiano, Torino 19)